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L'assunzione di zuccheri nei bambini e le conseguenze sulla salute

Dott.ssa Cristina Torres


Gli zuccheri sono carboidrati dal sapore dolce che forniscono energia all'organismo. Il cervello di un adulto consuma circa 140 g di glucosio al giorno, che può corrispondere fino al 50% del consumo totale di carboidrati.1

Quanto se ne consuma?

In Spagna il consumo di zuccheri contenuti negli alimenti tende a rimanere costante, mentre quello di bibite rinfrescanti è aumentato negli ultimi quattro anni. Secondo l'indagine alimentare condotta a livello nazionale in Spagna (Encuesta Nacional de Ingesta Dietética de España, ENIDE) (AESAN, 2011), il 20% dell'assunzione di carboidrati deriva dagli zuccheri (zucchero, cioccolato e derivati, bevande non contenenti latte e altro).2,3

Il consumo di zuccheri e la sua relazione con diversi possibili effetti nocivi per la salute sono al centro di dibattiti e controversie. Un eccessivo apporto di zuccheri è correlato a una serie di rischi per la salute: sovrappeso, diabete di tipo 2, malattie cardiache, osteoporosi e cancro, per quanto con tali malattie non vi sia un nesso convincente e basato su prove evidenti.1,4,5

La nuova direttiva dell’OMS

Nella nuova direttiva sull'assunzione di zuccheri da parte di adulti e bambini (Guideline: Sugars intake for adults and children) emessa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, si raccomanda di ridurre il consumo di zuccheri liberi lungo l'intero arco di vita. Il consumo di zuccheri liberi dovrebbe ridursi a meno del 10% dell'apporto totale di calorie tanto per gli adulti quanto per i bambini. Una riduzione a meno del 5% dell'apporto totale di calorie comporterebbe poi ulteriori benefici per la salute.6

Anche in Spagna, l'ente responsabile in materia alimentare (Sociedad Española de Nutrición Comunitaria, SENC) propone di non superare una percentuale di energie composta da zuccheri aggiunti pari al 10% e consiglia inoltre un consumo di zuccheri facoltativo, occasionale e moderato.7

Carie e zuccheri

Gli zuccheri ricoprono un ruolo importante anche nell'insorgere della carie. La presenza di zuccheri aumenta la velocità e l'entità della formazione di placca e offre un ambiente favorevole ai batteri all'interno della bocca. Lo sviluppo della carie viene influenzato anche da altri fattori come l'assunzione di fluoruro, l'igiene orale, la composizione degli alimenti, la frequenza dei pasti o delle merende. Tuttavia gli zuccheri, da soli, non sono l'unica causa di carie.8

Il maggiore rischio di carie nei bambini è correlato a un'elevata frequenza (circa più di quattro volte al giorno) nell'assunzione di zuccheri cariogeni (principalmente saccarosio, glucosio e fruttosio) e non con la quantità totale di zucchero presente nella loro dieta. Dati indicano che un consumo più frequente di dolciumi, bevande e prodotti dolciari zuccherini è correlato a un rischio maggiore di carie.8,9,10

Consigli per i bambini

L'Organizzazione Mondiale della Sanità e altre istituzioni sanitarie pubbliche indicano che i bambini dovrebbero consumare zuccheri solo a partire dai 2 anni di età. Prima di questa soglia, il consumo di zuccheri non è consigliato.

Per ridurre l'incidenza di carie nel corso della vita o per trarre ulteriori benefici per la salute rispetto a malattie metaboliche, diabete, obesità o malattie cardiache, i soggetti con età compresa tra 2 e 18 anni dovrebbero consumare il 5% dell'apporto totale di calorie in forma di zuccheri. Come si compone questo 5%?

I soggetti con età compresa tra 2 e 18 anni dovrebbero assumere fino a 25 g o 100 calorie in forma di zuccheri al giorno. Ad esempio 2 biscotti al cioccolato corrispondono a circa 100 calorie, quindi in questo caso il valore limite sarebbe già raggiunto.

Gli effetti negativi relativi alla carie sono cumulativi e, per così dire, si sommano dall'infanzia all'età adulta. Dal momento che la carie è il risultato di un'esposizione a vita verso un fattore di rischio dietetico (ovvero gli zuccheri liberi), anche la riduzione del rischio di carie in età successive è importante. L'assunzione di zuccheri liberi dovrebbe insomma essere ridotta il più possibile per minimizzare il rischio di carie durante l'intero arco di vita.6,11,12

Sebbene il fluoro riduca la carie in una determinata fascia di età e ritardi l'inizio del processo di cavitazione, non impedisce del tutto la carie.

Sommario

Il migliore consiglio nutrizionale per tutti è seguire un'alimentazione varia ed equilibrata, composta da cibi e sostanze nutritive provenienti da fonti diverse, e associare questo stile alimentare a movimento e attività fisica. In altre parole, si consiglia un consumo moderato di zuccheri.

Il consumo frequente di alimenti zuccherini può aumentare il rischio di carie, in particolare quando non si adottano misure di profilassi. Determinante per l'insorgenza di carie non è solo la quantità di zuccheri consumati, ma anche l'igiene orale, l'azione del fluoruro, la frequenza del consumo e diversi altri fattori.

I dentisti dovrebbero dare ai pazienti consigli nutrizionali ragionevoli, tra cui indicazioni su come limitare l'assunzione di zuccheri liberi. Pertanto è importante che i medici dispongano delle informazioni adeguate: la loro capacità di dare consigliare efficaci ai pazienti si rifletterà sulla salute generale.

Dott.ssa Cristina Torres

dentista pediatrica

La dott.ssa Cristina Torres è dentista pediatrica presso l'Università di Barcellona in Spagna. Campi di interesse: trattamento dentistico e preventivo dei bambini. È attiva in diverse cliniche private a Barcellona. Offre inoltre formazione per ostetrici, pediatri e dentisti pediatrici nonché corsi per i genitori nelle farmacie.

1Quiles, J. [Consumption patterns and recommended intakes of sugars]. (Stile alimentare e assunzione di zuccheri consigliata) Nutr Hosp 2013;28 (Suppl 4):32-9.
2Agencia Española de Seguridad Alimentaria y Nutrición (AESAN) (Autorità Spagnola per la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare), 2011. Encuesta Nacional de Ingesta Dietética Española 2011. (Indagine nazionale spagnola sull'alimentazione)

3Agencia Española de Seguridad Alimentaria y Nutrición (AESAN), Evaluación Nutricional de la Dieta Española I. Energía y Macronutrientes sobre datos de la Encuesta Nacional de Ingesta Dietética (ENIDE) (Autorità Spagnola per la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare (AESAN), Valutazione dell'alimentazione in Spagna I. Energia e macronutrienti sulla base dell'Indagine nazionale spagnola sull'alimentazione (Encuesta Nacional de Ingesta Dietética, ENIDE)

4Rippe JM, Angelopoulos TJ. Sugars and health controversies. What does the science say? (Controversie sugli zuccheri e la salute: cosa ne dice la scienza?) Adv Nutr 2015;6: 493-503 
5Bailey RL, Fulgoni VL, Cowan AE, Gaine PC. Sources of Added Sugars in Young Children, Adolescents, and Adults with Low and High Intakes of Added Sugars. (Fonti di zuccheri aggiunti nel caso di bambini, giovani e adulti con apporto ridotto o elevato di zuccheri aggiunti). Nutrients. 2018 Jan 17;10(1). 
6World Health Organization (WHO). Guideline: Sugars Intake for Adults and Children; World Health Organization (WHO): (Direttiva: assunzione di zuccheri in adulti e bambini) (WHO): Geneva, Switzerland; 2015. 
7Grupo Colaborativo de la Sociedad Española de Nutrición Comunitaria (SENC).  (Gruppo di lavoro della Società Spagnola per la Nutrizione) Guías alimentarias para la población española; la nueva pirámide de la alimentación saludable.  (Consigli alimentari per la popolazione spagnola; la nuova piramide alimentare) Nutr Hosp 2016;33(Sup 8):1-48. 
8IoM (Institute of Medicine), 2005. Dietary reference intakes for energy, carbohydrate, fiber, fat, fatty acids, cholesterol, protein, and amino acids. (Dati nutrizionali di riferimento per l'assunzione di sostanze energetiche, carboidrati, fibre, grassi, acidi grassi, colesterolo, proteine e aminoacidi). National Academies Press, Washington DC.
9European Food Safety Authority (EFSA). Scientific opinion on dietary reference values for carbohydrates and dietary fibre.  (Parere scientifico sui dati di riferimento per l'assunzione di carboidrati e fibre). EFSA Journal 2010;8(3):1462. 
10Anderson CA, Curzon ME, Van Loveren C, Tatsi C and Duggal MS, 2009. Sucrose and dental caries: a review of the evidence. (Saccarosio e carie dentale: una panoramica delle prove mediche). Obesity Reviews, 10 Suppl 1, 41-54. 
11Broadbent JM, Thomson WM, Poulton R. Trajectory patterns of dental caries experience in the permanent dentition to the fourth decade of life. (Modelli di traiettoria in riferimento all'esperienza di carie nella dentizione permanente fino al quarto decennio di vita). J. Dent. Res. 2008; 87(1):69–72.
12Broadbent JM, Foster Page LA, Thomson WM, Poulton R. Permanent dentition caries through the first half of life. (Carie della dentizione permanente nella prima metà di vita). Br. Dent. J. 2013; 215(7):E12.
13Slade GD, Sanders AE, Do L, Roberts-Thomson K, Spencer AJ. Effects of fluoridated drinking water on dental caries in Australian adults. Effetti dell'acqua potabile fluorizzata sulla carie negli adulti australiani). J. Dent. Res. 2013; 92(4):376–382 
14Arnadottir IB, Rozier RG, Saemundsson SR, Sigurjons H, Holbrook WP. Approximal caries and sugar consumption in Icelandic teenagers. (Carie approssimale e consumo di zuccheri nei giovani islandesi). Community Dent. Oral Epidemiol. 1998; 26(2):115–121